Luca - Capitolo 1
[1]
Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, [2] come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, [3] così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, [4] perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.[5]
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. [6] Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. [7] Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.[8]
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, [9] secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. [10] Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. [11] Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. [12] Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. [13] Ma l'angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. [14] Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, [15] poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre [16] e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. [17] Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto”. [18] Zaccaria disse all'angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni”. [19] L'angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. [20] Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo”.[21]
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. [22] Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.[23]
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. [24] Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: [25] “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”.[26]
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [27] a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. [28] Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. [29] A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. [30] L'angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. [31] Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. [32] Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre [33] e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.[34]
Allora Maria disse all'angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. [35] Le rispose l'angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. [36] Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: [37] nulla è impossibile a Dio”. [38] Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l'angelo partì da lei.[39]
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. [40] Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. [41] Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42] ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [43] A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44] Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45] E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore”.[46]
Allora Maria disse:“L'anima mia magnifica il Signore
[47] e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48] perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49] Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
[50] di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
[51] Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
[52] ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
[53] ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
[54] Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
[55] come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre”.
[56]
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.[57]
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. [58] I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.[59]
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. [60] Ma sua madre intervenne: “No, si chiamerà Giovanni”. [61] Le dissero: “Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. [62] Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. [63] Egli chiese una tavoletta, e scrisse: “Giovanni è il suo nome”. Tutti furono meravigliati. [64] In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. [65] Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. [66] Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: “Che sarà mai questo bambino?” si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.[67]
Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:[68]
“Benedetto il Signore Dio d'Israele,[80]
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.Luca - Capitolo 2
[1]
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. [2] Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. [3] Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. [4] Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, [5] per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. [6] Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. [7] Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.[8]
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. [9] Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, [10] ma l'angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: [11] oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. [12] Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. [13] E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:[14]
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli[15]
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: “Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. [16] Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17] E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. [18] Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. [19] Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.[20]
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.[21]
Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.[22]
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, [23] come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; [24] e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.[25]
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; [26] lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. [27] Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, [28] lo prese tra le braccia e benedisse Dio:[29]
“Ora lascia, o Signore, che il tuo servo[33]
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. [34] Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione [35] perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima”.[36]
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, [37] era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. [38] Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.[39]
Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. [40] Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.[41]
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. [42] Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; [43] ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. [44] Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; [45] non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. [46] Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. [47] E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. [48] Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. [49] Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. [50] Ma essi non compresero le sue parole.[51]
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. [52] E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.Luca - Capitolo 3
[1]
Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, [2] sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. [3] Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, [4] com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
[5] Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
[6] Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
[7]
Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: “Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? [8] Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. [9] Anzi, la scure è gia posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco”.[10]
Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”. [11] Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”. [12] Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: “Maestro, che dobbiamo fare?”. [13] Ed egli disse loro: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. [14] Lo interrogavano anche alcuni soldati: “E noi che dobbiamo fare?”. Rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”. [15] Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, [16] Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. [17] Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”.[18]
Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.[19]
Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso, [20] aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.[21]
Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì [22] e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.[23]
Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, [24] figlio di Mattàt, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe, [25] figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài, [26] figlio di Maat, figlio di Mattatìa, figlio di Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda, [27] figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri, [28] figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, [29] figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt, figlio di Levi, [30] figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliacim, [31] figlio di Melèa, figlio di Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di Davide, [32] figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson, [33] figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, [34] figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, [35] figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, [36] figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech, [37] figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam, [38] figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.Luca - Capitolo 4
[1]
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto [2] dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. [3] Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane”. [4] Gesù gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo”. [5] Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: [6] “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. [7] Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo”. [8] Gesù gli rispose: “Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai”. [9] Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; [10] sta scritto infatti:Ai suoi angeli darà ordine per te,
perché essi ti custodiscano;
[11]
e anche:essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra”.
[12]
Gesù gli rispose: “E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo”. [13] Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.[14]
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. [15] Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.[16]
Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. [17] Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:[18]
Lo Spirito del Signore è sopra di me;[20]
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. [21] Allora cominciò a dire: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi”. [22] Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: “Non è il figlio di Giuseppe?”. [23] Ma egli rispose: “Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!”. [24] Poi aggiunse: “Nessun profeta è bene accetto in patria. [25] Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; [26] ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. [27] C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro”.[28]
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; [29] si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. [30] Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.[31]
Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. [32] Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. [33] Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: [34] “Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!”. [35] Gesù gli intimò: “Taci, esci da costui!”. Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. [36] Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: “Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?”. [37] E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.[38]
Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. [39] Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.[40]
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. [41] Da molti uscivano demòni gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.[42]
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro. [43] Egli però disse: “Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato”. [44] E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.Luca - Capitolo 5
[1]
Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret [2] e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. [3] Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.[4]
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. [5] Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. [6] E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. [7] Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. [8] Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. [9] Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; [10] così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini”. [11] Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.[12]
Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: “Signore, se vuoi, puoi sanarmi”. [13] Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: “Lo voglio, sii risanato!”. E subito la lebbra scomparve da lui. [14] Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: “Và, mostrati al sacerdote e fà l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, perché serva di testimonianza per essi”. [15] La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. [16] Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.[17]
Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. [18] Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. [19] Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. [20] Veduta la loro fede, disse: “Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi”. [21] Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: “Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?”. [22] Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: “Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? [23] Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? [24] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua”. [25] Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. [26] Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”.[27]
Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!”. [28] Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.[29]
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. [30] I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”. [31] Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; [32] io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi”.[33]
Allora gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!”. [34] Gesù rispose: “Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? [35] Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno”. [36] Diceva loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. [37] E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. [38] Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. [39] Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!”.Luca - Capitolo 6
[1]
Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. [2] Alcuni farisei dissero: “Perché fate ciò che non è permesso di sabato?”. [3] Gesù rispose: “Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? [4] Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?”. [5] E diceva loro: “Il Figlio dell'uomo è signore del sabato”.[6]
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7] Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. [8] Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: “Alzati e mettiti nel mezzo!”. L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. [9] Poi Gesù disse loro: “Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?”. [10] E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: “Stendi la mano!”. Egli lo fece e la mano guarì. [11] Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.[12]
In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. [13] Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: [14] Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, [15] Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, [16] Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.[17]
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, [18] che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. [19] Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.[20]
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:[22]
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. [23] Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.[24]
Ma guai a voi, ricchi,[27]
Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, [28] benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. [29] A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. [30] Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. [31] Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. [32] Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. [33] E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. [34] E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. [35] Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.[36]
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. [37] Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; [38] date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.[39]
Disse loro anche una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? [40] Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. [41] Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? [42] Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.[43]
Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. [44] Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. [45] L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.[46]
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? [47] Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: [48] è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. [49] Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande”.Luca - Capitolo 7
[1]
Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. [2] Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. [3] Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. [4] Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: “Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, [5] perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga”. [6] Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: “Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; [7] per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. [8] Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa”. [9] All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: “Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!”. [10] E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.[11]
In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. [12] Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. [13] Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: “Non piangere!”. [14] E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: “Giovinetto, dico a te, alzati!”. [15] Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. [16] Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: “Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo”. [17] La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.[18]
Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi [19] e li mandò a dire al Signore: “Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?”. [20] Venuti da lui, quegli uomini dissero: “Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?”. [21] In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. [22] Poi diede loro questa risposta: “Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. [23] E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!”.[24]
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? [25] E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. [26] Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. [27] Egli è colui del quale sta scritto:Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà la via davanti a te.
[28]
Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. [29] Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. [30] Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.[31]
A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? [32] Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
[33]
E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. [34] E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. [35] Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”.[36]
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. [37] Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; [38] e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.[39]
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”. [40] Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, dì pure”. [41] “Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. [42] Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?”. [43] Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. [44] E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. [45] Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. [46] Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. [47] Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”. [48] Poi disse a lei: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”. [49] Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?”. [50] Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; và in pace!”.Luca - Capitolo 8
[1]
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. [2] C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, [3] Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.[4]
Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: [5] “Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. [6] Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. [7] Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. [8] Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto”. Detto questo, esclamò: “Chi ha orecchi per intendere, intenda!”.[9]
I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. [10] Ed egli disse: “A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perchèvedendo non vedano
e udendo non intendano.
[11]
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. [12] I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. [13] Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. [14] Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. [15] Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.[16]
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. [17] Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. [18] Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere”.[19]
Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. [20] Gli fu annunziato: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti”. [21] Ma egli rispose: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.[22]
Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: “Passiamo all'altra riva del lago”. Presero il largo. [23] Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. [24] Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: “Maestro, maestro, siamo perduti!”. E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia. [25] Allora disse loro: “Dov'è la vostra fede?”. Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: “Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?”.[26]
Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. [27] Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. [28] Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: “Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!”. [29] Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. [30] Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?”. Rispose: “Legione”, perché molti demòni erano entrati in lui. [31] E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.[32]
Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. [33] I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. [34] Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. [35] La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. [36] Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. [37] Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. [38] L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: [39] “Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto”. L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.[40]
Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. [41] Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, [42] perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. [43] Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, [44] gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. [45] Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”. [46] Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”. [47] Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. [48] Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!”.[49]
Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro”. [50] Ma Gesù che aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”. [51] Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. [52] Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”. [53] Essi lo deridevano, sapendo che era morta, [54] ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. [55] Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. [56] I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.Luca - Capitolo 9
[1]
Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. [2] E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. [3] Disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. [4] In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. [5] Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi”. [6] Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.[7]
Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: “Giovanni è risuscitato dai morti”, [8] altri: “E' apparso Elia”, e altri ancora: “E' risorto uno degli antichi profeti”. [9] Ma Erode diceva: “Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?”. E cercava di vederlo.[10]
Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. [11] Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. [12] Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: “Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta”. [13] Gesù disse loro: “Dategli voi stessi da mangiare”. Ma essi risposero: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente”. [14] C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: “Fateli sedere per gruppi di cinquanta”. [15] Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. [16] Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. [17] Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.[18]
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: “Chi sono io secondo la gente?”. [19] Essi risposero: “Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto”. [20] Allora domandò: “Ma voi chi dite che io sia?”. Pietro, prendendo la parola, rispose: “Il Cristo di Dio”. [21] Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.[22]
“Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno”.[23]
Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.[24]
Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. [25] Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?[26]
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.[27]
In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio”.[28]
Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. [29] E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. [30] Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, [31] apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. [32] Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. [33] Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli non sapeva quel che diceva. [34] Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. [35] E dalla nube uscì una voce, che diceva: “Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo”. [36] Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.[37]
Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro. [38] A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: “Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho. [39] Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. [40] Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti”. [41] Gesù rispose: “O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio”. [42] Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre. [43] E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: [44] “Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini”. [45] Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.
[46]
Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. [47] Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: [48] “Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande”.[49]
Giovanni prese la parola dicendo: “Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci”. [50] Ma Gesù gli rispose: “Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi”.[51]
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme [52] e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. [53] Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. [54] Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. [55] Ma Gesù si voltò e li rimproverò. [56] E si avviarono verso un altro villaggio.[57]
Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: “Ti seguirò dovunque tu vada”. [58] Gesù gli rispose: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo”. [59] A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose: “Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre”. [60] Gesù replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio”. [61] Un altro disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa”. [62] Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.Luca - Capitolo 10
[1]
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. [2] Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. [3] Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; [4] non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. [5] In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. [6] Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. [7] Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. [8] Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, [9] curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. [10] Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: [11] Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. [12] Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.[13]
Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. [14] Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.[15]
E tu, Cafarnao,sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata!
[16]
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato”.[17]
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”. [18] Egli disse: “Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. [19] Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. [20] Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”.[21]
In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. [22] Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”.[23]
E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. [24] Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono”.[25]
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. [26] Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?”. [27] Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”. [28] E Gesù: “Hai risposto bene; fà questo e vivrai”.[29]
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. [30] Gesù riprese:“Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. [31] Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. [32] Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. [33] Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. [34] Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. [35] Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. [36] Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. [37] Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Và e anche tu fà lo stesso”.
[38]
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. [39] Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; [40] Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. [41] Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, [42] ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”.Luca - Capitolo 11
[1]
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. [2] Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite:Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
[3] dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4] e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione”.
[5]
Poi aggiunse: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, [6] perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; [7] e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; [8] vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.[9]
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. [10] Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. [11] Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? [12] O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? [13] Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.[14]
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. [15] Ma alcuni dissero: “E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni”. [16] Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. [17] Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. [18] Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. [19] Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. [20] Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.[21]
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. [22] Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.[23]
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.[24]
Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. [25] Venuto, la trova spazzata e adorna. [26] Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima”.[27]
Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”. [28] Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.[29]
Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona. [30] Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. [31] La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. [32] Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.[33]
Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34] La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. [35] Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36] Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore”.[37]
Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. [38] Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. [39] Allora il Signore gli disse: “Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. [40] Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? [41] Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. [42] Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. [43] Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. [44] Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”.[45]
Uno dei dottori della legge intervenne: “Maestro, dicendo questo, offendi anche noi”. [46] Egli rispose: “Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! [47] Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. [48] Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. [49] Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; [50] perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, [51] dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. [52] Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito”.[53]
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, [54] tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.Luca - Capitolo 12
[1]
Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. [2] Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. [3] Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.[4]
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. [5] Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. [6] Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. [7] Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.[8]
Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; [9] ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.[10]
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.[11]
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; [12] perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire”.[13]
Uno della folla gli disse: “Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità”. [14] Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”. [15] E disse loro: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni”. [16] Disse poi una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. [17] Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? [18] E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. [19] Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. [20] Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? [21] Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio”.[22]
Poi disse ai discepoli: “Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. [23] La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. [24] Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! [25] Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? [26] Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? [27] Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. [28] Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? [29] Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: [30] di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. [31] Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.[32]
Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.[33]
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. [34] Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.[35]
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; [36] siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. [37] Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. [38] E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! [39] Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. [40] Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate”.[41]
Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. [42] Il Signore rispose: “Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? [43] Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. [44] In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. [45] Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, [46] il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. [47] Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; [48] quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.[49]
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso! [50] C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto![51]
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. [52] D'ora innanzi in una casa di cinque persone [53] si divideranno tre contro due e due contro tre;padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera”.
[54]
Diceva ancora alle folle: “Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. [55] E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. [56] Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? [57] E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? [58] Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. [59] Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo”.Luca - Capitolo 13
[1]
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. [2] Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? [3] No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. [4] O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? [5] No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.[6]
Disse anche questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. [7] Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? [8] Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime [9] e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai”.[10]
Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. [11] C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. [12] Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”, [13] e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.[14]
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato”. [15] Il Signore replicò: “Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? [16] E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?”. [17] Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.[18]
Diceva dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? [19] E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami”.[20]
E ancora: “A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [21] E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata”.[22]
Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. [23] Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Rispose: [24] “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. [25] Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. [26] Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. [27] Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! [28] Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. [29] Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. [30] Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi”.[31]
In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere”. [32] Egli rispose: “Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. [33] Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.[34]
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! [35] Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.Luca - Capitolo 14
[1]
Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. [2] Davanti a lui stava un idropico. [3] Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: “E' lecito o no curare di sabato?”. [4] Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. [5] Poi disse: “Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?”. [6] E non potevano rispondere nulla a queste parole.[7]
Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: [8] “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te [9] e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. [10] Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. [11] Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.[12]
Disse poi a colui che l'aveva invitato: “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. [13] Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; [14] e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.[15]
Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: “Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!”. [16] Gesù rispose: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. [17] All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. [18] Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. [19] Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. [20] Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. [21] Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. [22] Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. [23] Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. [24] Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena”.[25]
Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: [26] “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. [27] Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.[28]
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? [29] Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: [30] Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. [31] Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? [32] Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. [33] Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.[34]
Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? [35] Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda”.Luca - Capitolo 15
[1]
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. [2] I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. [3] Allora egli disse loro questa parabola:[4]
“Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? [5] Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, [6] va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. [7] Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.[8]
O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? [9] E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. [10] Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.[11]
Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. [12] Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. [13] Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. [14] Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. [15] Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. [16] Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. [17] Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! [18] Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; [19] non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. [20] Partì e si incamminò verso suo padre.Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. [21] Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. [22] Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. [23] Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, [24] perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
[25]
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; [26] chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. [27] Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. [28] Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. [29] Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. [30] Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. [31] Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; [32] ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.Luca - Capitolo 16
[1]
Diceva anche ai discepoli: “C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. [2] Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. [3] L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. [4] So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. [5] Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: [6] Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. [7] Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. [8] Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.[9]
Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.[10]
Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.[11]
Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? [12] E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?[13]
Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona”.[14]
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. [15] Egli disse: “Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.[16]
La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.[17]
E' più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.[18]
Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.[19]
C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. [20] Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, [21] bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. [22] Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. [23] Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. [24] Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. [25] Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. [26] Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. [27] E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, [28] perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. [29] Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. [30] E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. [31] Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi”.Luca - Capitolo 17
[1]
Disse ancora ai suoi discepoli: “E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. [2] E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. [3] State attenti a voi stessi!Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. [4] E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai”.
[5]
Gli apostoli dissero al Signore: [6] “Aumenta la nostra fede!”. Il Signore rispose: “Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.[7]
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? [8] Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? [9] Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? [10] Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.[11]
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. [12] Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, [13] alzarono la voce, dicendo: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”. [14] Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre essi andavano, furono sanati. [15] Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; [16] e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. [17] Ma Gesù osservò: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18] Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?”. E gli disse: [19] “Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!”.[20]
Interrogato dai farisei: “Quando verrà il regno di Dio?”, rispose: [21] “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!”.[22]
Disse ancora ai discepoli: “Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. [23] Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. [24] Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. [25] Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. [26] Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: [27] mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. [28] Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; [29] ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30] Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. [31] In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. [32] Ricordatevi della moglie di Lot. [33] Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. [34] Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; [35] due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata”. [36] . [37] Allora i discepoli gli chiesero: “Dove, Signore?”. Ed egli disse loro: “Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi”.Luca - Capitolo 18
[1]
Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: [2] “C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. [3] In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. [4] Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, [5] poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”. [6] E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. [7] E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? [8] Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.[9]
Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: [10] “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. [11] Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. [12] Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. [13] Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14] Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.[15]
Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. [16] Allora Gesù li fece venire avanti e disse: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. [17] In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà”.[18]
Un notabile lo interrogò: “Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?”. [19] Gesù gli rispose: “Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. [20] Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre”. [21] Costui disse: “Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza”. [22] Udito ciò, Gesù gli disse: “Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. [23] Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.[24]
Quando Gesù lo vide, disse: “Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. [25] E' più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!”. [26] Quelli che ascoltavano dissero: “Allora chi potrà essere salvato?”. [27] Rispose: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.[28]
Pietro allora disse: “Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito”. [29] Ed egli rispose: “In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, [30] che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà”.[31]
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: “Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà. [32] Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi [33] e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà”. [34] Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.[35]
Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. [36] Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. [37] Gli risposero: “Passa Gesù il Nazareno!”. [38] Allora incominciò a gridare: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”. [39] Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. [40] Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: [41] “Che vuoi che io faccia per te?”. Egli rispose: “Signore, che io riabbia la vista”. [42] E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. [43] Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.Luca - Capitolo 19
[1]
Entrato in Gerico, attraversava la città. [2] Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3] cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4] Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5] Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. [6] In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7] Vedendo ciò, tutti mormoravano: “E' andato ad alloggiare da un peccatore!”. [8] Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. [9] Gesù gli rispose: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; [10] il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.[11]
Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. [12] Disse dunque: “Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. [13] Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. [14] Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. [15] Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. [16] Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. [17] Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. [18] Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. [19] Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. [20] Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; [21] avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. [22] Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: [23] perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. [24] Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci [25] Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! [26] Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. [27] E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”.[28]
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.[29]
Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: [30] “Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. [31] E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno”. [32] Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. [33] Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: “Perché sciogliete il puledro?”. [34] Essi risposero: “Il Signore ne ha bisogno”.[35]
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. [36] Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. [37] Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:[38]
“Benedetto colui che viene,[39]
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: “Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. [40] Ma egli rispose: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”.[41]
Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: [42] “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. [43] Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; [44] abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”.[45]
Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, [46] dicendo: “Sta scritto:La mia casa sarà casa di preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!”.
[47]
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; [48] ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.Luca - Capitolo 20
[1]
Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: [2] “Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità”. [3] E Gesù disse loro: “Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi: [4] Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?”. [5] Allora essi discutevano fra loro: “Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?". [6] E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta”. [7] Risposero quindi di non saperlo. [8] E Gesù disse loro: “Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.[9]
Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: “Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. [10] A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. [11] Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. [12] Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. [13] Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. [14] Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra. [15] E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? [16] Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna”. Ma essi, udito ciò, esclamarono: “Non sia mai!”. [17] Allora egli si volse verso di loro e disse: “Che cos'è dunque ciò che è scritto:La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata testata d'angolo?
[18]
Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà”. [19] Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro.[20]
Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore. [21] Costoro lo interrogarono: “Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. [22] E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?”. [23] Conoscendo la loro malizia, disse: [24] “Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?”. Risposero: “Di Cesare”. [25] Ed egli disse: “Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”. [26] Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.[27]
Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: [28] “Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. [29] C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. [30] Allora la prese il secondo [31] e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. [32] Da ultimo anche la donna morì. [33] Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie”. [34] Gesù rispose: “I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; [35] ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; [36] e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. [37] Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. [38] Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui”. [39] Dissero allora alcuni scribi: “Maestro, hai parlato bene”. [40] E non osavano più fargli alcuna domanda.[41]
Egli poi disse loro: “Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide, [42] se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,
[43] finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?
[44]
Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?”.[45]
E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: [46] “Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; [47] divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa”.Luca - Capitolo 21
[1]
Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. [2] Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli [3] e disse: “In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. [4] Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere”.[5]
Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: [6] “Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta”. [7] Gli domandarono: “Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?”.[8]
Rispose: “Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. [9] Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine”.[10]
Poi disse loro: “Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, [11] e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. [12] Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. [13] Questo vi darà occasione di render testimonianza. [14] Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; [15] io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. [16] Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; [17] sarete odiati da tutti per causa del mio nome. [18] Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. [19] Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.[20]
Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. [21] Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; [22] saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.[23]
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. [24] Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.[25]
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, [26] mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.[27]
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.[28]
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.[29]
E disse loro una parabola: “Guardate il fico e tutte le piante; [30] quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. [31] Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. [32] In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. [33] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.[34]
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; [35] come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. [36] Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo”.[37]
Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. [38] E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.Luca - Capitolo 22
[1]
Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, [2] e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. [3] Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. [4] Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. [5] Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro. [6] Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.[7]
Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. [8] Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: “Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare”. [9] Gli chiesero: “Dove vuoi che la prepariamo?”. [10] Ed egli rispose: “Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà [11] e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? [12] Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate”. [13] Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.[14]
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, [15] e disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, [16] poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. [17] E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi, [18] poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”.[19]
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. [20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”.[21]
“Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. [22] Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!”. [23] Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.[24]
Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. [25] Egli disse: “I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. [26] Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. [27] Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.[28]
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; [29] e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, [30] perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.[31]
Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; [32] ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli”. [33] E Pietro gli disse: “Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte”. [34] Gli rispose: “Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi”.[35]
Poi disse: “Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?”. Risposero: “Nulla”. [36] Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. [37] Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine”. [38] Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli rispose “Basta!”.[39]
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. [40] Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. [41] Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: [42] “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. [43] Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. [44] In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. [45] Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. [46] E disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”.[47]
Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. [48] Gesù gli disse: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?”. [49] Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. [50] E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. [51] Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate, basta così!”. E toccandogli l'orecchio, lo guarì. [52] Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: “Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? [53] Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre”.[54]
Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. [55] Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. [56] Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: “Anche questi era con lui”. [57] Ma egli negò dicendo: “Donna, non lo conosco!”. [58] Poco dopo un altro lo vide e disse: “Anche tu sei di loro!”. Ma Pietro rispose: “No, non lo sono!”. [59] Passata circa un'ora, un altro insisteva: “In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo”. [60] Ma Pietro disse: “O uomo, non so quello che dici”. E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. [61] Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. [62] E, uscito, pianse amaramente.[63]
Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, [64] lo bendavano e gli dicevano: “Indovina: chi ti ha colpito?”. [65] E molti altri insulti dicevano contro di lui.[66]
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: [67] “Se tu sei il Cristo, diccelo”. Gesù rispose: “Anche se ve lo dico, non mi crederete; [68] se vi interrogo, non mi risponderete. [69] Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio”. [70] Allora tutti esclamarono: “Tu dunque sei il Figlio di Dio?”. Ed egli disse loro: “Lo dite voi stessi: io lo sono”. [71] Risposero: “Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca”.Luca - Capitolo 23
[1]
Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato [2] e cominciarono ad accusarlo: “Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re”. [3] Pilato lo interrogò: “Sei tu il re dei Giudei?”. Ed egli rispose: “Tu lo dici”. [4] Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: “Non trovo nessuna colpa in quest'uomo”. [5] Ma essi insistevano: “Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui”.[6]
Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo [7] e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.[8]
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. [9] Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. [10] C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. [11] Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. [12] In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.[13]
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, [14] disse: “Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; [15] e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. [16] Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò”. [17] . [18] Ma essi si misero a gridare tutti insieme: “A morte costui! Dacci libero Barabba!”. [19] Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.[20]
Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. [21] Ma essi urlavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. [22] Ed egli, per la terza volta, disse loro: “Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò”. [23] Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. [24] Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. [25] Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.[26]
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. [27] Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. [28] Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. [29] Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.[30]
Allora cominceranno a dire ai monti:Cadete su di noi!
e ai colli:
Copriteci!
[31]
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”.[32]
Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.[33]
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. [34] Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
[35]
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. [36] Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: [37] “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. [38] C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.[39]
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. [40] Ma l'altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? [41] Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. [42] E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. [43] Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.[44]
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. [45] Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. [46] Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.[47]
Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: “Veramente quest'uomo era giusto”. [48] Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. [49] Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.[50]
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. [51] Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. [52] Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. [53] Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. [54] Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato. [55] Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, [56] poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.Luca - Capitolo 24
[1]
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. [2] Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; [3] ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. [4] Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. [5] Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? [6] Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, [7] dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”. [8] Ed esse si ricordarono delle sue parole.[9]
E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. [10] Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. [11] Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.[12]
Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto.[13]
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, [14] e conversavano di tutto quello che era accaduto. [15] Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16] Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. [17] Ed egli disse loro: “Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?”. Si fermarono, col volto triste; [18] uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: “Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?”. [19] Domandò: “Che cosa?”. Gli risposero: “Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; [20] come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. [21] Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. [22] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro [23] e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. [24] Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto”.[25]
Ed egli disse loro: “Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! [26] Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. [27] E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. [28] Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. [29] Ma essi insistettero: “Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino”. Egli entrò per rimanere con loro. [30] Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. [31] Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. [32] Ed essi si dissero l'un l'altro: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”. [33] E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, [34] i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. [35] Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.[36]
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. [37] Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. [38] Ma egli disse: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? [39] Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho”. [40] Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. [41] Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. [42] Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; [43] egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.[44]
Poi disse: “Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”. [45] Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: [46] “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno [47] e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. [48] Di questo voi siete testimoni. [49] E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto”.[50]
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. [51] Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. [52] Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; [53] e stavano sempre nel tempio lodando Dio.[X] |